La Casa dell’Artigianato di Bolzano ha ospitato nel weekend l’incontro tra i rappresentanti di Worldskills Italy ed i colleghi dei Paesi di madrelingua tedesca che prendono parte alla rassegna internazionale. Nel corso dell’evento si è parlato in particolare delle principali sfide che attendono l’organizzazione Worldskills International.
Lussemburgo, Liechtenstein, Svizzera, Germania ed Austria: sono state queste le Nazioni partecipanti a Worldskills ospitate nella Casa dell’Artigianato di Bolzano lo scorso weekend. Su invito dei vertici di Worldskills Italy gli addetti ai lavori si sono incontrati per discutere insieme sullo sviluppo futuro delle competizioni. “Worldskills International sta crescendo e sta diventando una struttura sempre più grande – ha commentato il presidente di lvh.apa Martin Haller -. Basti pensare che nella prossima edizione di Shanghai sono attesi oltre 1600 competitor. La discrepanza tra i Paesi partecipanti in merito alla qualificazione professionale si sta rivelando sempre più evidente ed è necessario riflettere su come intervenire in merito a questo trend.” Proprio per questo nel corso dell’incontro ci si è chiesti come Worldskills International possa organizzare la propria struttura in maniera ancor più efficiente. Il numero crescente in termini di partecipanti e visitatori porta con sé nuove sfide anche da un punto di vista logistico. Di conseguenza l’organizzazione di un campionato mondiale dei mestieri sta diventando sempre più costosa e complessa per la Nazione che lo ospita.
Un ulteriore punto analizzato nel confronto è stato quello relativo all’evoluzione dei mestieri ed alla professionalizzazione degli esperti tecnici che seguono le competizioni. “In tutto il mondo stiamo assistendo attualmente a significativi processi di cambiamento per quanto concerne l’universo dei mestieri pratici – ha ricordato a tal proposito il delegato tecnico di Worldskills Italy Mirko Cutrì -. Numerosi processi lavorativi stanno cambiando e stanno venendo ottimizzati grazie alla digitalizzazione. Al contempo nascono nuovi ambiti lavorativi e profili professionali. Allo stesso tempo è necessario adattare anche i programmi per la professionalizzazione degli esperti, in modo tale che anche la valutazione possa essere corretta e adeguata.”